Vetri francesi in Giappone
Un importante insieme di vetri francesi Art Nouveau è stato messo all'asta, in collegamento telefonico con Parigi, da Ader Picard Tajan il 3 aprile, dopo l'esposizione nella capitale francese e a Losanna. Quarta vendita di vetri organizzata a Tokio dalla casa d'aste parigina, ne ha giustificato la fiducia nei collezionisti giapponesi cui ha aggiudicato la grandissima maggioranza dei 214 lotti in catalogo (10 miliardi in Lire).
Il top lot, a 390 milioni, è stata una coppa Gallé (lotto 205, h 20 cm) “Cigales et scarabé” in vetro a più strati cesellato con mola e ruota a soggetti zoomorfi e vegetali su di un fondo martellato. Alte aggiudicazioni anche per tre vasi Daum: il primo a balaustro in vetro doppio intagliato alla ruota con decorazione di iris su fondo bianco opalescente martellato (lotto 37, 1897, h 28 cm, 360 milioni), il secondo, “Libellules et flore des marais”, eseguilo a vetrificazione intercalata (lotto 158, 1904, h 60 cm, 270 milioni), e il terzo, “Bouton de nénuphar”, in vetro soffiato in matrice (lotto 164, 1906, h 15 cm, 240 milioni). Vi sono stati, inoltre, molti Gallé, dalle tipiche lavorazioni di maîtrise, che hanno ampiamente superato le stime, come una marqueterie con motivi a iris (lotto 96, h 20,5 cm) e un vaso con violette nella stessa tecnica (lotto 157, h 23,5 cm), battuti entrambi a 90 milioni, un vaso a decorazione di alberi e versi incisi (lotto 134, h 22,5 cm, aggiudicazione 210 milioni) e un vetro a forma di pesce, da un lato raffigurante, a smalti policromi ed oro, una carpa e dall'altra dipinto a foglie di loto (lotto 163, h 38 cm) che, stimata 45, ha raggiunto i 175 milioni. Altrettanto è successo per Daum: il vaso crocus (lotto 100, h 30,5 cm) ha realizzato 50 milioni, un vaso decorato a tulipani (lotto 114, h 40 cm) è stato aggiudicato a 80, uno con cardi e glicini, molato alla ruota (lolto 122, h 50 cm), è stato venduto a 120 milioni, ed uno con ortensie incise (lotto 144, h 31 cm) ha ottenuto 75 milioni. Nell'ambito dei vasi eseguiti con la tecnica del soufflé moulé, in altorilievo, i prezzi sono notevolmente saliti rispetto alle precedenti aste e alle correnti quotazioni. Stessa aggiudicazione, 130 milioni, hanno avuto due Gallé, il primo, con decorazione di mele (lotto 168, h 29,5 cm), il secondo di arum (lotto 142), che partivano da 55 e da 70 milioni.
Il collezionismo giapponese ha accolto bene anche firme meno affermate. Una vaso Decorchemont, in pasta di vetro (lotto 143, h 25,5 cm, stima 32 milioni) ha quasi raggiunto i cento milioni; di Argy Rousseau due vasi in pasta di vetro (lotto 190, h 10 cm ; lotto 191 h 11,5 cm) hanno raddoppiato la stima ottenendo 25 milioni ed una lampada, con decorazione a boccioli floreali stilizzati in rilievo rosso e nero (lotto 204, h 19 cm, stima 13 milioni) è stata battuta a 130 milioni ; un vaso Legras (lotto 57, h 27 cm, stima 4 milioni) con papaveri incisi all'acido e festoni dipinti in oro, sebbene non firmato, ha ottenuto 10 milioni; una lampada di De Vez, decorata all'acido con rami ed uccelli (lotto 203, h 16 cm) ha superato di poco il valore di stima, raggiungendo i 70 milioni. Ha sorpreso l'aggiudicazione a 180 milioni di un vaso del maestro parigino Eugène Michel (lotto 135, h 21 cm), a sezione quadrata, con decorazioni di sagittarie e foglie di loto, cesellato alla ruota, con applicazioni di insetti in vetro chiaro su fondo scuro.
Tra le lampade Gallé, 345 milioni sono stati pagati per una lampada a calice (lotto 90, h 35,5 cm) e 165 sono stati ottenuti da una lampada con decorazioni di farfalle, lavorata all'acido e alla mola (h 56 cm, d 30 cm, stima 98 milioni).
Una rara lampada di Daum e Bergé, interamente cesellata alla ruota, a motivi di piccole ortensie su fondo marezzato (lotto 153, h 96 cm, d 41 cm) e una Daum, a motivi di dente di leone, incisa all'acido e alla ruota, su fondo martellato (lotto 173, h 61 cm, d 19 cm) sono state vendute rispettivamente a 600 e 360 milioni.
540 milioni sono stati ottenuti da un importante modello (lotto 161, h 68 cm, d 26 cm) firmato Daum e Majorelle, a forma di corolla di fiore, i cui petali sono cesellati a martello, mentre il gambo in bronzo a tre steli, con motivi di sagittarie, si allarga alla base, poggiando su tre piccole sculture in rame.
Franco Borga - Maggio 1990