Il sommo Raffaello a Madrid
Il Museo Nazionale del Prado, dedica questa mostra all'insigne Urbinate, in seguito si trasferirà dall'11 ottobre al Museo del Louvre di Parigi. Il percorso espositivo si snoda presentando 40 dipinti e 30 disegni del Maestro e dei suoi più validi assistenti, opere degli ultimi 7 anni, capolavori tra il 1513 e il 1520, anno in cui il geniale artista si spense improvvisamente il 6 aprile a soli 37 anni.
Raffaello Sanzio (Urbino 1483- 1520) a 10 anni è allievo prediletto nella bottega del Perugino. La sua arte rimase per secoli esempio per svariate scuole pittoriche. Raffaello, l'uomo del Rinascimento, la luce e l'ombra percorre la sua divina fantasia, ci rivela la grande pittura del XVI secolo, grazia e bellezza. Opere scatenate dall'incontro con altre due illustri personalità guida del culminante Rinascimento, suoi amici-rivali, Leonardo (1452-1519) e Michelangelo (1475-1564) per la sublime e idillica Universalità raggiunta.

Nella mostra, Raffaello dimostra la sua creatività e la forza della sua invenzione, tanto da incantare lo sguardo; tra le sue creazioni, la Sacra Famiglia del 1519-20 olio su tavola (cm 14 7, 4x 116), dello stesso periodo l'ammirevole autoritratto con Giulio Romano, olio su tela (cm 99x83). L’eccezionale sensibilità culturale di Raffaello lo porta a diverse soluzioni e reazioni di stile nonché a diversi temi ed esigenze di committenti, assumendo un cumulo incredibile di incarichi e mansioni pittoriche.
Nel suo luminoso percorso le più importanti commissioni le giungono dai Papi, Giulio Il della Rovere e del successore Leone X. Mentre Michelangelo esegue gli affreschi della Cappella Sistina, Raffaello dipinge alle Logge Vaticane, a cominciare dalla Stanza della Segnatura. Vastissima e operosa la sua bottega che conta decine di addetti, grande è l'influenza del Genio sui discepoli: Giulio Romano, Polidorio da Caravaggio, Perino del Vaga, Francesco Penni, Giovanni da Udine e sull'emergente e nuovo rivale, Sebastiano del Piombo.

PRODIGIOSO MAESTRO DI MADONNE E RITRATTI
Imponenti suoi ritratti, per purezza disegnativa e magistrale incarnato, un esempio è il ritratto di Baldassarre Castiglione, olio su tela (cm 82x67) del 1519. Sublime le Madonne, estremamente popolari sono: la Madonna dei Garofani (il fiore che per tradizione ha il simbolo della Passione di Cristo), la Madonna del Granduca, la Bella ]ardinière, la Madonna del Cardellino e la Madonna della Seggiola che sono tra le più copiate utilizzando le più svariate tecniche. Raffaello, che amasse le donne era risaputo, molte di esse lo rincorrevano, tra le Muse e amanti la bella Margherita Luti "La Fornarina" figlia di un fornaio, immortalata su tela dal Maestro poco prima di morire. Secondo il biografo Giorgio Vasari: il giorno del suo compleanno, il venerdì Santo, nella notte con il sabato alle ore 3 in una notte di intenso e appassionante amore, muore l'eccellentissimo pittore "Raphaelo da Urbino" tra le braccia della sua amata. Mentre la leggenda, che fiorisce attorno all'artista, dice che, per singolari circostanze, la morte è awenuta per febbre misteriosa. Chiudeva così la sua vita terrena uno dei più grandi artisti di ogni epoca, all'apice della gloria, sepolto al Pantheon di Roma. L'umanista Pietro Bembo, che tanto lo ammirava, scrisse l'epigrafe "Qui giace Raffaello: da lui quando visse, la natura temette d'esser vinta, ora che egli è morto, teme di morire".

RAFFAELLO IN CIFRE
Il corpus dei disegni è composto da 400 fogli conosciuti dell'Artista, di cui una quarantina sono conservati al Museo della città di Lille in Francia (lascito della collezione del pittore J.B. Wicar, 1762-1834). Nel 2009 il disegno "Testa di una Musa" a un'asta Christie's a Londra, ha fatto registrare oltre 32 milioni di Euro. Il dipinto "Madonna dei Garofani" sempre da Christie's a Londra, nel 2004, ha superato 50 milioni di Euro, acquistato dalla National Gallery.
Franco Borga - Novembre 2012