Musei a cielo aperto

Visitato i cimiteri, quelli che sono i principali musei a cielo aperto, dove vi è contenuta la più straordinaria scultura e architettura dell'800 e '900. L'emozione provata in questi luoghi, sarebbe ben più lunga da circoscrivere, cimiteri differenti fra di loro, ma anche in similitudine.
Praga Cimitero Ebraico
Non certo importante per le dimensioni. Sono migliaia le tombe accumulate per secoli, sepolture le cui lapidi tardo gotiche, rinascimentali e barocche, si sovrastano fino a nove strati, l'una quasi contro l'altra, creando un effetto unico, con un'aura spettrale. Costituito alla fine del medioevo, 1439, con avvenuta chiusura nel 1787. La tomba più importante è quella del leggendario rabbino Kara Avigdor, che è anche la più antica. La tomba più visitata è quella di Rabbi Loew, spesso ricordato in letteratura e romanzi. Non di meno per l'astronomo David Gaus (1541-1613), che tuttora riceve fiori, uniti da bigliettini con richieste d'aiuto formulate da giovani studenti. Diversa è la destinazione di Franz Kafka, che si trova nel nuovo Cimitero Ebraico. In questo antico Cimitero, tutto si riassume per singola spiritualità, si ricevono radiazioni, trasmesse come fremiti, poiché è un luogo magico e inquietante.
Buenos Aires Cimitero della Recoleta
La Recoleta, il più famoso e storico del Sud America, creato nel 1822 nel cuore della città, si accede da un grande portale sostenuto da alte colonne doriche, la cui costruzione risale al 1881. Innumerevoli le opere d'arte, architettoniche e scultoree, fra mausolei, templi e tombe, sono oltre 6400. Tutto sembra tranne che un cimitero, luogo incantevole con viali e vialetti alberati verdi con tocchi colorati, il tutto manifesta un'atmosfera surreale. Il sepolcro più venerato riguarda la Signora simbolo adorato di un'altra Argentina. Eva Peron (1919-1952), Evita per il popolo, che in parlamento ha dato dignità alle donne, perorato la causa dei diritti dei lavoratori e dei poveri e ha fatto applicare il decalogo per i diritti degli anziani.

Alla sua morte, poiché non diventasse un luogo di culto, la sua salma prima di essere collocata alla Recoleta ha vagato per l'Europa. Mai dimenticata la sepoltura di Luis Federico Leroi (1906-1987), scienziato e Premio Nobel per la chimica. Altra figura glorificata, non solo alla Recoleta, ma in tutta l'America Latina, anche con strade e piazze a lui dedicate, il pugile Luis Angel Firpo (1894-1960), il Toro della Pampa, soprannome datogli a New York, il 14 settembre 1923, in occasione del memorabile incontro per il titolo mondiale dei massimi, con il detentore Jack Dempsey (1895-1983). Firpo usurpato della vittoria (poiché stava già scritto), alla prima ripresa, sferrato un potente destro a Dempsey tanto da farlo volare fuori ring e atterrare sulle ginocchia dei giornalisti occupanti la prima fila, è stato da questi rimosso e riportato sul ring, il tutto mentre l'arbitro contava molto lentamente nove secondi, quando il tempo trascorso fuori ring è stato più del doppio. Passato ai posteri come "l'incontro del secolo", Firpo è rientrato in Patria come vincitore morale del match. Alla sua tomba vi è un costante numero di persone, che, anche a distanza di anni, rendono omaggio al coraggioso Firpo.
Genova Cimitero Monumentale di Staglieno
Staglieno, luogo di sepoltura di Genova, è uno dei cimiteri più importanti d'Europa. Aperto nel 1860, si è sviluppato con un impianto architettonico e di arte scultorea stupefacente. Deve la sua notorietà e il suo valore non solo per i grandi personaggi che vi sono sepolti, come uno dei padri della Patria italiana, Giuseppe Mazzini, e a Nino Bixio e ai molti garibaldini che presero parte alla Spedizione dei Mille. lnumati, con requisiti d'arte, Gilberto Gavi, Fabrizio De Andrè, Edoardo Sanguineti, Fernanda Pivano e Costance Lloyd (moglie di Oscar Wilde). Alla sua visita, Ernst Hemingway ne scrisse "Una delle meraviglie del mondo". Mark Twain nel suo libro "Innocenti all'esteso", del 1867, descrive Staglieno con corale perizia. Inoltre, fin dalle sue origini, hanno lasciate scritte le impressioni più appropriate, artisti e letterati giunti da ogni dove, tra cui Guy de Maupassant, Friedrich Wilhelm Nietzsche e l'Imperatrice d'Austria Sissi.
Spesso le tombe più antiche sono state immortalate dagli scatti del famoso fotografo Alfred Noack. Diverso per gli ornamenti d'arte successivi, ormai in epoca Art Nouveau, si evidenzia una linea soft che sfiora l'eros, espressioni con figure di angeli, che ricordano le concubine del defunto, ovvero, statue femminili molto seducenti, paragonabili a quelle poste nella tomba dei Faraoni e dei notabili egizi, per rendergli piacevole la permanenza nel regno dei morti. Lasciando Staglieno, l'ultimo sguardo è per la Statua della Fede, emblematica opera alta nove metri dello scultore Santo Varni.

Parigi Cimitero Père-Lachaise
Per la vastità e per i suoi importanti monumenti funebri è considerato un vero e proprio museo a cielo aperto. L'ingente numero di statue funerarie e cappelle, opere di valenti artisti, sia pure ideate e create in differenti stili, qui rappresentati, restituiscono all'insieme del complesso un importante valore sotto l'aspetto dell'architettura e scultura funebre.
Avanzando nel mezzo dei passaggi vi sono monumenti, tombe, figure scolpite squisitamente lavorate in tutta grazia e bellezza. Queste incantevoli opere sono al passo con l'arte esposta nelle gallerie di Parigi, per l'adorazione del mondo.
Il Père-Lachaise, cosmopolita cimitero, magnifico giardino museo, ospita una colonia di gatti che dimorano indisturbati, fotografati e amati dalle genti.
Cimitero apprezzato da turisti provenienti da tutto il mondo, e non mancano abitudinari che passano il loro tempo, approfittando della tranquillità che vi regna.

Il nome Père-Lachaise si rifà al suo proprietario che coltivava il terreno a vigneto. Le sue origini di cimitero risalgono al 1803, quando su ordinanza di Napoleone, diventa luogo per la sepolture dei parigini, su un'estensione di circa 44 ettari.
All'ingresso, ai visitatori su richiesta, viene rilasciato gratuitamente il depliant che illustra mappa e numero delle oltre 150 "Sepultures parmi les plus demandées". Ma per una visione completa, vi sono libri esaurienti e poco costosi, in aiuto ai visitatori.
Suggestiva, e la più antica, è la tomba che ne raccoglie i resti (reali o supposti) degli innamorati passati alla storia per le loro sventure. Abelardo (1079-1142) e Eloisa (1099-1164), donna dalla vasta cultura letteraria e filosofica, Abelardo, il più insigne filosofo e brillante maestro medioevale, da tutta l'Europa accorrono a lui per imparare. Lasciandoci varie opere scritte: Historia calamitatum e l'Epistolario, indubbiamente l'opera letteraria più notevole del tempo. Perdutamente innamorato di Eloisa, il Carteggio fra i due, assume solenne verità. Eloisa trasse lo spunto e riaccese in lei la fiamma dell'antica passione e la spinge a rompere il silenzio che si intreccia con le nobili esortazioni di Abelardo. Ne fa motivo per la protesta appassionata dell'amore terreno, contro la violenta reazione dei parenti per aver fatto evirare l'amato Abelardo. Casi dolorosi per le due vite, che hanno creato una forte tensione spirituale.
In questo magnifico museo d'arte funeraria, a commemorare il defunto, a volte una semplice colonna, oppure un'effige, o un efebo, ma anche cappelle funerarie guarnite di sontuose vetrate e sovrastanti architetturali templi o mausolei.
Nei !oro sarcofagi, eccelsi pittori: Delacroix, David, Gericault, Corot, Daumier, Dorè, lngres, Pissarro, Signac e Seurat. Ed i più moderni Laurencin, la musa dell'arte, Max Ernst il cosmopolita e Modigliani, valorizzato ed esaltato post morte. Eminenti letterati e scrittori: Apollinaire, Elouard, La Fontaine, Balzac, Proust, Prudhomme, Oscar Wilde e l'americana Geltrude Stein, biografa di famosi pittori. Celebri donne: Maria Callas, le cui ceneri sono state sparse nel mare Egeo, Sarah Bernhardt, lsadora Duncan e Jeanne Avril, vedetta della Belle Epoque e modella emblematica di ToulouseLautrec. Edith Piaf, definita "petit oiseau" nei suoi repertori. Inoltre la tomba di Rossini, il cui corpo è stato trasferito in Italia. Per il maestro vetraio e gioielliere René Lalique la tomba simboleggia il suo personale stile. E la tomba del papà dello spiritismo, Allan Karder, che conta attualmente milioni di discepoli, difficile da avvicinare per i tanti visitatori che vi sostano.
Non dimenticata e molto visitata la tomba di Yves Montand, cantante e attore. E molto pellegrinaggio per un saluto a Michel Petrucciani, pianista dallo swing inimitabile. Il periodo marcato dal romanticismo, tra il 1820 e il 1850, si sviluppa ovunque, il privilegiato pianoforte. Un posto d'interesse mondiale è detenuto da Fréderic Chopin (1810-1849), polacco naturalizzato francese. Chopin al suo arrivo a Parigi nel 1830, è stato subito ritenuto il nuovo Liszt... la sua musica è specchio fedele dell'animo. Le sue incredibili facoltà di improvvisare al piano, sono preludio che giunge al cuore di sensibili ascoltatrici, un delirio, per molte un nume dell'Oiimpo. Chopin in vita, dopo aver amato senza speranza Maria Wodzinska, per un decennio, dal 1837 al 1847, legato a Georges Sand (1804-1876), vive un disagiato amore che si dipana tra Parigi e Nohaut. Alle sue esequie alla Madeleine, viene suonata la "marcia funebre", il suo corpo viene inumato al Père-Lachaise e il suo cuore inviato a Varsavia, dove è conservato nella Chiesa di Santa Croce. Al suo mausoleo n° 5, divisione 11, si verifica perenne l'amore a lui tuttora riservato, predilezione del mondo femminile, una sempre, ma anche due signore, sostano in raccoglimento, a impedire che anche una sola foglia cada a perturbare la sepoltura di colui che I'Heine chiamò con felice similitudine "il Raffaello della musica".
Ottobre 1995, rivisto nel 2014
Franco Borga